Viaggi
E' tardi e dobbiamo trovare un posto per dormire, usciamo dall'autostrada e vediamo l'insegna di un albergo. Ci fermiamo: è un Ibis, all'inizio dell'avinguda Meridiana. "C'è posto"? "Una notte, anzi due, così facciamo un giretto rapido ma con calma".
La metro è a due passi, si potrebbe fare il biglietto giornaliero, ma non è chiara la dimensione delle zone. Se le prendi tutte costa un capitale, e se ne prendi una: servirà a qualcosa? Alla fine, facendo i biglietti singoli, abbiamo risparmiato.
Prima fermata: Sagrada Familia. Da paura. Ogni volta che la vedi ti sorprende. Le foto non possono renderle merito, ci vorrebbero centinaia di immagini. Bisogna vederla. E ci vorrebbero giorni per analizzarla con il binocolo in ogni particolare.
Cerchiamo l'ufficio turistico, è in Plaza de Catalunya, sulla quale si ffacciano splendidi palazzi e nella quale le fontane rallegrano l'architettura con getti d'acqua e zampilli incessanti.
Lasciamo lo splendore architettonico della piazza per scendere nella "subway" dove si trova l'ufficio turistico. Picche non possono prenotarci nulla se non a Barcellona. Si deve andare nell'ufficio specifico per la Catalunya, in fondo alla Passeig de Gracia.
Perfetto: nella via si possono ammirre le splendide case-scultura di Gaudì, i lampioni d'autore, le fontanelle d'autore.... e negozi favolosi. Vale la pena di pensare ad un weekend di solo shopping.
All' "oficina" del turismo un'altra delusione: informazioni si, prenotazioni no. Non importa: prenoteremo in albergo utilizzando i link di myCampo, prendiamo la metro e ci fiondiamo in riva al mare. Alla stazione marittima ci attende la stadua di Cristoforo Colombo che giganteggia sulla piazza.
Si fa sera e corriamo in albergo per prenotare il mare per domani.
Non mi sono portato il PC (è l'ultima volta) e devo usare l'unica postazione dell'albergo. E' occupata da una bimba che gioca per untempo interminabile. Ere geologiche dopo tocca a me, my collego a myCampo, accedo al link di prenotazione e in pochi minuti trovo, prenoto e pago (tra l'altro il posto si rivela bello).
Inconveniente.... la carta di credito non funziona. Dovremo rifare tutte le camere per pagarci l'alloggio? Ovviamente no. Per fortuna abbiamo il Bancomat.
.... Di ritorno dal mare ci fermiamo nuovamente a Barcellona.
Colpisce la grandiosità e la maestosità delle opera. Ogni cosa giustifica l'appellativo di "Segunda Capital" dao alla città. Città non priva di provlemi: continui sono i moniti a badare al portafoglio, al parcheggio dell'auto, alle risse. Fanno specie i cartelli rosa "sei per nove" che diffidano dall'orinare e dal defecare nei luoghi pubblici. Se giustifica una propaganda del genere deve essere un problema grosso.
Ancora un giro in centro, la Cattedrale, le Ramblas, ancora una possibilità di stupirci dello spazio riservato alle persone e all'eleganza di ogni dettaglio.
Lasciamo Barcellona e.... buchiamo.
Chiamiamo l'ACI e, tra "intenso traffico in Italia e "intenso traffico" in Spagna aspettiamo tre ore un carro attrezzi sulla C33. Finalmente arriviamo dal gommista: chiuso. Apre alle 3.
Proprio di fronte c'è un piccolo bar ristorante dal nome altisonante: "Restaurante International Antojitos - Antullets". Titubanti entriamo e, senza saper ne leggere ne scrivere, chiediamo una coca rifiutando l'invito a sederci per mangiare.
Ma l'oste è un peruviano simpatico che, parla che ti parla, ci offre un assaggio di chicha morada e grazie alla sua gentilezza ci convinciamo a pranzare. Ottimo pranzo ad un prezzo decisamente conveniente: menù del giorno innaffiato, ovviamente, da chicha morada.
Il servzio di cambio gomme risulta rapido, efficiente e professionale. Essendo uno straniero pensavo che mi massacrassero: sostituzione gomma, controllo di tutto il treno, controllo e verifica dell'impianto frenante meno di cento euro. Mi sembra onesto.
Se per caso ti viene sete, non disperare! Fontanelle artistiche sono pronte a dispensare acqua fresca. Una piccola protesta mi viene spontanea: dove sono finite le nostre fontanelle con la pigna? A Barcellona sono state realizzate su progetto di grandi artisti, e rimangono dove sono, per tutti.
Le Rambla sono un ottimo luogo per la meditazione e per la levitazione. Ci si tiene con una mano al bastone non essere portati via dalla leggera brezza. Ma si deve fare attenzione: la contemplazione ascetica potrebbe rappresentare un momento propizio per far volatilizzare il vostro portamonete.
Tutto Gaudì
La presenza di Gaudì permea Barcellona. Le sue linee architettoniche la caratterizzano nella storicità e nella reiterpretazione moderna in un continuo contrasto armonico. E così le linee curve suggerite al grande architetto dal fungo curativo e al tempo stesso ispiratore, ci seguono in tutto il percorso di visita. Umilissimo e sempre sotto tono, Gaudì ha donato alla città e al mondo intero la meraviglia di poter vivere in mezzo alle sue opere, civili e monumentali.
Quanto spazio!
Avete visto quanto spazio?
Non scherzavo quando dicevo che la città è maestosa. Spazio per il traffico veicolare e spazio per le persone che possono godere il passeggio ammirando i negozi.
Ho fotografato utilizzando solamente il 12-24, per cui la sensazione di ampiezza è amplificata, spesso le immagini sono inevitabilmente distorte, ma gli spazi sono evidenti. Guardando l'immagine qui sotto, quella della casa Pedrera, è evidente che, pur essendo dall'altra parte della strada, sono molto lontano. E ho tagliato la foto.
Faccio notare anche i "lampioncini" che, pur in questo caso standardizzati, sono certamente molto belli.
Colombo
Arrivando da Barcelloneta verso la piazza dedicata alla scoperta dell'America si ha come una certa impressione che il Genovese Cristoforo Colombo, Ammiraglio del Mare Oceano abbia procurato al paese una certa ricchezza, e che il paese ne sia riconoscente.
La sua statua domina, imponente, la piazza e il mare. E dalla funivia che attraversa il porto lo si ammira indicare il futuro.
Mancano ancora molte cose... la cattedrale, il maremagnum, il pueblo espanol, il flamenco, lo sport,... Barcellona è inesauribile. Piano piano completeremo questa pagina ma... Barcellona è inesauribile: non vi viene voglia di visitarla?
Anche in auto non è irraggiungibile, se sei in Liguria.