Viaggi
Abbiamo prenotato ad Hospitalet de l'Infant usando il sistema di booking che si trova su MyCampo. L'albergo è carino, l' Hotel Meridià Mar, ed il prezzo è conveniente, anche se un po' "retrò".... ma soprattutto è a 100 metri dalla spiagga. La pubblicità non è mendace: in un picosecondo sei su questa spiaggia bianca incantevole che vi presento. Tutta libera in modo sacrosanto, ma ci sono i bagnini e i chioschi che offrono i servizi di ristoro. Persone gentilissime.
La spiaggia è una sorpresa, grandissima, bianca come quelle tropicali, pulitissima e, come normalmente accade nei luoghi civili, libera. I ragazzi giocano a beach volley, i bimbi schiamazzano e tre spagnole fanno una fiera con il loro parlare concitato. L'acqua, sempre in movimento, non è caldissima, ma è importante?
Il paese è "strano". Sembra fatto a strati. Non ho fatto foto ma vale la pena di raccontarlo: partendo da litorale si trova una striscia di case "balneari" costruite con una architettura di buon gusto, diciamo quasi tutte. Gli amanti del gusto dell'orrido ci sono un po' dappertutto, ma qui sono pochissimi. Proseguendo pochi metri nell'interno si trova quella che chiamerei la "cittadina anni '70". Troviamo banche, alloggi, servizi, tutto quello che serve per farci vivere momenti tranquilli e comodi, ma dal punto di vista architettonico la si dovrebbe radere al suolo: un pugno nello stomaco. Non potendolo fare, la si potrebbe valorizzare rendendola veramente una specie di "parco anni '70", allora avrebbe un senso. Proseguiamo nell'interno e ci troviamo di fronte alla decisione: "facciamo le cose belle". Se vi piace Milano 2, allora è bella. Se vi piace Milano 2, a questo punto potete tranquillamente cambiare sito internet.
In ogni caso vi è una maggiore armonia, ampi spazi verdi e la solita pulizia. Purtroppo ci siamo allontanati molto dal mare. Non che sia necessaria l'auto, ma almeno dieci minuti di passeggiata.
Il porticciolo, protetto da diga e frangiflutti è piccolo e accogliente. Ma non sognatevi di andare a pescare sulla diga. E' vietato, e i bagnini sono come dei mastini: cominciano a fischiare, vengono verso di e vi mordono le caviglie, così come se cercate di immergervi senza boa di segnalazione. Le regole ci sono e si rispettano.
Durante la Feria di Ferragosto c'è il Luna Park. Ti trita i "maroni" in modo ossessivo con le sue musiche e slogan fino alle due del mattino. Però i gruppi che suonano e le altre manifestazioni sono piacevoli, organizzate con semplicità ma con efficacia.
L'ospitalità è data da case in affitto, alberghi e ristoranti nei quali abbiamo sempre trovato l'accoglienza "giusta".
A breve distanza dal paese, ma non nel deserto dei tartari, c'è uno spazio riservato ai camperisti, attrazzato ma non una "camperopoli", ci sono gli spazi giusti e non si è inquadrati come le sardine nelle scatole. Anche questa mi pare una buona soluzione, no? Evitare il "massimo sfruttamento" degli spazi a è premiante.
Ah.... trovatevi una bici, perchè la spiaggia è molto lunga.
Si può tranquillamente fare un viaggio in macchina. Se non si è dei forsennati che corrono per raggiungere la meta senza godere il viaggio vale la pena fare qualche tappa, anche se da Genova i chilometri non sono tanti. Non dimenticate che si attraversano Provenza, Camargue, Costa Brava, Barcellona e Tarragona. Mentre in Francia le autostrade sono caratterizzate dall'essere molto frammentate da caselli, in Spagna sono caratterizzate da un costo spaziale: a volte fare la statale non provoca grandi ritardi ma crea risparmi considerevoli.
E la lingua?
Ci pare che nessuno abbia problemi. Oltre al Catalano e al Castigliano, gli operatori parlano almeno l'inglese e poi.... c'è la lingua creola: si mischiano le parole che si conoscono un po' in tutte le lingue e se ne esce. L'importante è non sapere solo il russo. L'italiano è molto simile, è abbastanza conosciuto e, in pochi giorni, "io Tarzan, tu Jane" in spagnolo si impara a dire. Un po' di confusione si crea con il bilinguismo locale: chiuso si dice "serrado" o "tancat"?
Quanto spazio!
Avete visto quanto spazio sulla spiaggia? Permettetemi una polemica. Lo stato italiano ha dato in concessione le nostre spiagge, che sono di tutti, e i concessionari le hanno chiuse per riempirle di omblelloni. Costano un occhio, ci và poca gente e si lamentano. Le spiagge qui sono aperte, ci và un sacco di gente e compera l'inverosimile dai chioschi. E tutti sono contenti. Siamo un paese di avidi. Un po' sciocchi.
Istigazione a delinquere
Istigo gli stabilimenti balneari a liberalizzare gli accessi. Ombrellone e sdraio si pagano, ovviamente, ma lo spazio no.
A questo punto le persone cominceranno nuovamente a frequentare gli stabilimenti. Alcuni metteranno l'asciugamano per terra, altri chiederanno di installare un ombrellone e due sdraio, e il guadagno sarà garantito. Chi ha voglia di fare la transumanza e portarsi tutto da casa? Ma chi ha voglia di pagare l'accesso al mare?