Giorno e Notte
Sabato 30 Ottobre 2010 ore 11 e 16
Piazza de Ferrari
Compagnie Antipodes
La notra danza sposa l'arredo urbano, ascolta le linee di fuga dei viali. Una danza acrobatica, forte, a tratti anche narrativa. Amiamo lavorare sull'interprete, sulle sue capacità fisiche e sulle sue possibilità di incarnare un personagio. Perché proprio di questo si tratta: storie, personaggi e finzioni nel mezzo della realtà urbana.
Coreografia: Lisie Philip
Danza: Morena di Vico e Daniel Pina
Musica: Saez
Produzione: Lieux Publics - Centre national de création puur l'espace public, Compagnie Antipodes
Consulenza per la creazione nello spazio pubblico: Ariane Bieou
Cosetta Graffione
L'acqua occupa il sottosuolo, vi si infiltra, sgorga da esso; la danza è l'espressione del movimento nello spazio. L'oggetto fontana ne è il tramite, porta l'acqua in superficie ed è l'oggetto che intra in relazione con lo spazio, dunque con la danza. Ma quest'acqua porta in sè anche il ricordo di quella che è stata Genova e la sua piazza principale, una piazza che ha mutato di forma e di animo. La danza lascia quindi la sua traccia in questo nuovo spazio, creandone un nuovo, più intimo, ricorda il passato per creare il futuro, riapre le sorti del gioco, riportando l'acqua ai suoi cittadini.
Ideazione, coreografia e danza: Cosetta Graffione
Costumista: Emanuela Pnucci
Paesaggista: Davide Castelli
Produzione: Associazione ARTU
Consulenza per la creazione nello spazio pubblico: Ariane Bieou
De Fakto
Action! Le petit bal perdu de Bourvil.
Clap! Le moteur du temps s'remullebine!?
ça tourne! La valse a tous le temps s'anime.
La nostra scrittura coreografica hip hop e burlesque resta fedele alla canzone francese. Immaginiamo una danza, un ballo, dei balli per un "Petit Bal Perdu" di Bourvil
Ideazione, coreografia e danza: Karla Pollux e Aurélien Kairo
Produzione: Les Ateliers Frappaz, Centre Choréographique National de Rillux la Pape, Compagnie De Fakto
Daniele Ninarello
L'acqua è da sempre simbilo di abbondanza. Nel tempo, la tradizione di gettare monete all'interno di una fontana o di un pozzo per richiedere la benevolenza si è trasformato in un'usanza per il qualunque desiderio umano da esprimere. "God Bless You" riflette sull'enorme quantita di desideri che abbiamo, una moneta per ogni desiderio che ci fa chiudere gli occhi e sperare, e allo stesso tempo riflette sulla fuga del senzatetto, come custode di desideri inesauditi. Così il senzatetto diventa perforer, tramite il passante e il pozzo, raccoglitore di desideri altrui, per esaudire i propri. Trascina con se i bicchieri salvadanaio come se fossero tante piccole fontane. Li dispone con cura muovendosi disorientato nello spazio da occupare, e per ogni tempo d'attesa diventa figura di pieà pronta a ricevere desideri. Il corpo del danzatore si espone ad una auto-derisione tra una dilatazione e l'altra per meglio orientarsi nella perdizione.
Ideazione, coreografia e danza: Daniele ninarello
Musiche: Kernell
Produzione: Associazione Mosaico/Festival Interplay, Fondazione Teatro Piemonte Europa / Festival Teatro a Corte